«Ebbene. Il colpevole, il posseduto è uno che è assorbito dall'ingannevole suolo coperto di fiori alla superficie e che sotto è mobile fango. Credi tu che, se uno sapesse cosa è mettere anche un atomo di sé in possesso di Satana, lo farebbe? Ma non sa... e dopo... O lo paralizza lo stupore e il veleno del Male, o lo fa
impazzire e, per sfuggire al rimorso di essersi perduto, colui si dibatte, si appiglia ad altro fango, suscita pesanti onde col suo moto inconsulto, e queste sempre più affrettano il suo perire.
L'amore è il canapo, il filo, il ramo di cui tu parli. Insistere, insistere... finché è afferrato... Una parola... un perdono... un perdono più grande della colpa... tanto per fermare la discesa e attendere il soccorso di Dio...
Lazzaro, sai che potere ha il perdono? Porta Dio in aiuto del soccorritore...
In  tutte le azioni dell'uomo vi è possibilità di bene o di male. A seconda che si compiono. Amare non è peccato se si ama santamente. Lavorare non è peccato se si lavora quando è giusto. Guadagnare non è peccato se ci si accontenta dell'onesto. Istruirsi non è peccato se, per l'istruzione, non si uccide l'idea di Dio
in noi. Mentre è peccato anche servire l'altare, se lo si fa per utile proprio.
Tutto può darmi il mondo di male, ma tutto al mondo perdonerò perché per venire al mondo e redimerlo ho avuto Lei, l'umile e grande Regina del mondo, che il mondo ignora, ma per la quale ha avuto il Bene ed ancor più  avrà nei secoli.

«Ma non sei il Salvatore?». «Lo sono. Ma il mondo non vuole essere salvato. Solo nella misura da uno a mille mi vorrà conoscere, e nella misura da uno a diecimila mi seguirà realmente. E dico ancora molto. Non sarò conosciuto neppure dai miei più intimi». «Ma, se ti sono intimi, ti conosceranno». «Sì, Giuda. Mi conosceranno come Gesù, l'israelita Gesù. Ma non mi conosceranno come Quello che sono. In verità vi dico che non sarò conosciuto da tutti i miei intimi. Conoscere vuol dire amare con fedeltà e virtù... e vi sarà chi non mi conoscerà». Gesù ha la sua mossa di rassegnato sconforto, che sempre ha quando annuncia il futuro tradimento: apre le mani e le tiene così, volte all'infuori, col volto accorato che non guarda né gli uomini né il cielo, ma solo il suo futuro destino di Tradito. «Non lo dire, Maestro», supplica Giovanni. «Noi ti seguiamo per sempre più conoscerti», dice Simone e a lui fanno coro i pastori. «Come una sposa ti seguiamo e ci sei più caro di essa; più gelosi di Te che di una donna noi siamo. Oh! no. Noi ti conosciamo già tanto che non possiamo più misconoscerti. Lui (e Giuda indica Isacco) dice che rinnegare il tuo ricordo di Neonato sarebbe stato per lui più atroce di perdere la vita. E non eri che un neonato. Noi ti abbiamo Uomo e Maestro. Noi ti udiamo e vediamo le tue opere. Il tuo contatto, il tuo alito, il tuo bacio sono la nostra continua consacrazione e la nostra continua purificazione. Solo un satana potrebbe rinnegarti dopo esser stato tuo intimo!». «Vero, Giuda. Ma vi sarà». «Guai a lui! Sarò il suo giustiziere», esclama Giovanni di Zebedeo. «No. Lascia al Padre la giustizia. Sii il suo redentore. Il redentore di quest'anima che tende a Satana. Ma salutiamo Isacco. La sera è venuta. Io ti benedico, servo fedele. Sai allora che Lazzaro di Betania è nostro amico e che vuole aiutare i miei amici. Io vado. Tu resti. Arami il terreno arido di Giuda. Poi verrò. Tu sai, al bisogno, dove trovarmi. La mia pace a te», e Gesù benedice e bacia il suo discepolo.

«Il padrone una volta mi ha colpito col piede perché io insistevo che Tu eri. Ma quando egli era lontano, e con chi potevo fidarmi, oh! lo dicevo il prodigio di quella notte!». «E allora ora di' il prodigio del mio incontro. Vi ho trovati quasi tutti, e tutti fedeli. Non è questo un prodigio? Sol per avermi contemplato con fede e amore vi siete fatti giusti presso Dio e gli uomini».

«Dio è l'irraggiungibile Perfezione, Dio è la compiuta Bellezza, Dio è l'infinita Potenza, Dio è l'incomprensibile Essenza, Dio è l'insuperabile Bontà, Dio è l'indistruttibile Compassione, Dio è l'immisurabile Sapienza, Dio è l'Amore divenuto Dio. É l'Amore! É l'Amore! Tu dici che più conosci Dio nella sua perfezione e più ti pare di salire o immergerti in due profondità senza confine, di azzurro senz'ombre... Ma, quando tu capirai cosa è l'Amore divenuto Dio, non salirai, non ti immergerai più nell'azzurro, ma in un gorgo incandescente di fiamme, e sarai aspirato verso una beatitudine che ti sarà morte e vita. Dio lo avrai, con completo possesso, quando, per la tua volontà, sarai riuscito a comprenderlo e a meritarlo. Allora ti fisserai nella sua perfezione».

«Figlio mio! Che vuoi che faccia la tua povera Mamma più di Te?».
«Santificarli... La tua virtù santifica. Te li ho portati apposta. Mamma... un giorno ti dirò: "Vieni", perché allora sarà urgente santificare gli spiriti, perché Io trovi in loro volontà di redenzione. E Io solo non potrò... Il tuo silenzio sarà attivo come la mia parola. La tua purezza aiuterà la mia potenza. La tua presenza terrà indietro Satana... e tuo Figlio, Mamma, troverà forza nel saperti vicina.
Verrai, non è vero, mia dolce Madre?».

Commenti

Post popolari in questo blog

Preghiera per liberare 15 anime dal Purgatorio

Original Malachi Martin Interview on Third secret of Fatima (about last Pope) mp3